Omaggio al Cav. Luigi Calanca sindaco di Crespellano dal 1975 al 1987

…..”Per difendere e’ necessario amare.
Per amare e’ necessario conoscere. Anche gli avvenimenti del passato debbono essere oggetto di questa conoscenza perché in essi sono le radici del nostro presente e del nostro impegno per il futuro.”…..

LE VILLE
Dal ‘500 al ‘700 la pianura bolognese che il medio evo aveva reso paludosa insana, viene riconquistata con la bonifica, con la divisione in appezzamenti, con le grandi opere di sterro dei canali.
La classe dominante si rivolge alla campagna con spirito imprenditoriale e costruisce le sue ville al centro del fondo agricolo o sulle primissime pendici delle colline.
La villa si inserisce come elemento organizzatore di tutto il paesaggio circostante: su di essa convergono dall’infinita pianura le linee ortogonali, punteggiate dai filari, attorno ad essa sorgono i rustici fabbricati dei poderi aziendali.
La campagna assorbe la cultura della città che si manifesta esclusivamente nella villa, dotata di tutte le attrezzature e di tutte le raffinatezze del palazzo cittadino.
Crespellano reca una nutrita testimonianza di queste dimore che ci permettono di interpretare di far rivivere l’arte, la civiltà e il costume di un passato che le virtù critiche del nostro tempo rivelano ricco di valori degni di essere salvati a vantaggio di tutta la comunità.

Cav. Luigi Calanca

Testo tratto dagli elaborati della “Mostra Storico Sociale del Paesaggio Crespellanese” tenutasi a Crespellano nel Maggio 1974 e ripresentata a Calcara nel Luglio 1981