Villa Aldrovandi (Rinaldi-Ceroni)

Cenni storici
Detta anche Palazzo Aldrovandi, è una delle ville più antiche del territorio crespellanese.
Già il suo nome ci riporta indietro nel tempo a un passato illustre, quando, grazie alla villa e agli edifici ad essa collegati, la storia locale si intrecciò a quella di una delle famiglie di più antica nobiltà senatoria come quella degli Aldrovandi, dalla quale ebbe i natali Ulisse, medico e naturalista vissuto nella seconda metà del Cinquecento.
Ed è con gli Aldrovandi che ha inizio la storia di questo edificio.
La famiglia era proprietaria del terreno intorno all’inizio del Cinquecento e procedette all’edificazione del nucleo originario della villa. Un’immagine affrescata da un anonimo nella loggia del pianterreno all’inizio del XVI° secolo ce la mostra come doveva presentarsi a quel tempo: una casa padronale “a due acque”affiancata da edifici di servizio tuttora esistenti.
All’interno dell’odierno edificio, in un locale al pianterreno facente parte del nucleo originario della villa, sono ancora visibili alcuni fregi recanti stemmi gentilizi riconducibili al primo Cinquecento.
Ulteriore conferma dell’origine cinquecentesca della villa è fornita da una lapide, oggi murata nella cappella annessa alla villa, ma originariamente posta nell’oratorio di San Quirico, già nominato nelle mappe catastali del Cinquecento ma di ben più antica costruzione e, come si evince dalla lapide, fatto riedificare dalla famiglia Aldrovandi nel 1502 a brevissima distanza dall’edificio principale .
Oggi dell’antico oratorio non resta altro che una teoria di arcatelle cieche inglobata in una casa colonica.
Al 1502, la data che compare nella lapide come anno di ricostruzione dell’Oratorio di San Quirico, è stata verosimilmente ricondotta anche l’origine della villa, confermata, come si è detto, dalle tracce di stemmi e dall’affresco della stessa epoca.
Nel tardo Cinquecento il primo nucleo della villa fu arricchito da soffitti lignei a cassettoni recanti fregi con stemmi affrescati. Tra questi compaiono le armi degli Aldrovandi.
Così come attesta il cartiglio posto su una trave portante nel locale medesimo, la cantina risale al 1600: situata in un edificio attiguo dalle sobrie linee secentesche, risulta essere la più antica della provincia.
Dalla famiglia Aldrovandi la villa passò ai Guastavillani. La lapide della chiesetta primo-novecentesca annessa alla villa attesta che Alvise Guastavillani procedette col restauro dell’Oratorio di San Quirico nel 1850.
Pochi anni dopo la villa divenenne proprietà della famiglia Garagnani e, per matrimonio, della famiglia Rinaldi-Ceroni, attuale proprietaria.
I due stemmi in arenaria posti in facciata raffigurano le armi delle due ultime famiglie citate.
La facciata della villa è stata modificata nelle linee attuali durante il corso del XIX° secolo da parte della famiglia Garagnani.